13 Set IL PROCESSO CIVILE TELEMATICO CAMBIA ANCORA: LE NUOVE RIFORME
Il PCT cambia pelle: novità importanti in arrivo
Il PCT come lo conosciamo oggi è destinato a cambiare fra qualche giorno: il prossimo 30 settembre, infatti, entreranno in vigore le riforme introdotte dal Dipartimento per l’Innovazione Tecnologica del Ministero della Giustizia, riforme che andranno ad incidere sulle specifiche tecniche introdotte ormai dieci anni or sono.
Vediamo di che cosa si tratta.
In primo luogo, viene fortemente ampliata la dimensione della busta di deposito, che passa a 60 MB; si tratta di un’innovazione che porterà sicuramente maggiore celerità ed efficienza nella spedizione telematica ed eviterà la fastidiosa incombenza di dovere creare più buste digitali nel caso di allegati particolarmente numerosi o “pesanti”.
L’ampliamento della misura massima della busta è collegato ad un’altra importante novità introdotta dalla riforma; dal 30 settembre, infatti, si potranno allegare alla busta anche i file multimediali audio e video che, fino ad oggi, potevano essere depositati, previa richiesta formale al Giudice, solo su supporto fisico (chiavetta, CD, ecc.)
Viene anche introdotta la possibilità di allegare documenti in formato PDF/A, ossia compatibili e dedicati all’archiviazione a lungo termine.
La procura alle liti dovrà obbligatoriamente essere firmata digitalmente e non sarà più consentita, dunque, la semplice produzione del documento scannerizzato.
Stesso discorso anche per un altro noto incombente riservato a noi avvocati, ossia l’attestazione di conformità, che andrà anch’essa sottoscritta digitalmente.
Con la riforma, inoltre, l’accettazione della busta (la c.d. “quarta PEC”) avverrà automaticamente, senza bisogno di controllo, per così dire, “manuale” da parte del cancelliere, salvo anomalie bloccanti.
Questa è una parte della riforma che indubbiamente “alleggerirà” sia il professionista (che non dovrà attendere riscontri, spesso lunghi, da parte delle cancellerie) che il cancelliere che, salvi casi assolutamente residuali, non dovrà impiegare tempo ed energie in un’attività che può essere facilmente svolta dal sistema informatico.
Indubbiamente la novità più importante introdotta dalla riforma è costituita dalla richiesta di notifica in via telematica all’UNEP, che sarà certamente in grado (una volta effettivamente e pienamente attuata su tutto il territorio nazionale) di snellire gli incombenti degli avvocati e delle loro segreterie, evitando le pesanti code che spesso si incontrano negli uffici.
La vera criticità è costituita proprio dall’effettivo recepimento delle novità introdotte dalla riforma da parte di tutti gli uffici UNEP.
Ci ricordiamo infatti ancora tutti le difficoltà e le lentezze connesse all’introduzione del PCT, adottato “a macchia di leopardo” dai vari Tribunali.
G.D.
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