AL VIA I NUOVI PARAMETRI FORENSI

AL VIA I NUOVI PARAMETRI FORENSI

Riforma sostanzialmente peggiorativa per gli avvocati, anche se viene finalmente disciplinata la tariffa “a tempo”

 

E’ stato pubblicato, sulla G.U. n. 236 dell’8 ottobre 2022, il D.M. 147/22, che ha introdotto le modifiche ai compensi degli avvocati, rimasti fermi, di fatto, al 2014.

La prima sensazione in chi ha esaminato i nuovi parametri è quella della classica “montagna che partorisce il topolino”… gli aumenti, infatti, sono stati individuati nella misura del 5%, addirittura al di sotto dei livelli di inflazione nel periodo 2014 – 2022, pari al 13%.

L’unica novità degna di nota è quella costituita dall’introduzione (o, per meglio dire, dalla regolamentazione) della cosiddetta tariffa oraria o “a tempo”; la norma in esame ha infatti stabilito che l’avvocato potrà pattuire con il proprio cliente un compenso orario oscillante tra un minimo di € 200 ed un massimo di € 500 per ciascuna ora o frazione di ora superiore ai 30 minuti.

Pur essendo già prevista da tempo, la tariffa oraria (pienamente applicata da decenni nei paesi anglosassoni e del centro – nord Europa) non ha mai trovato grosso seguito nel nostro Paese, soprattutto per un fatto, per così dire, di “cultura”.

In realtà il compenso orario è molto utile (e auspichiamo che possa essere applicato con frequenza in futuro) per la gestione di tutti quegli affari che non possono essere facilmente ricompresi all’interno delle voci tabellari “classiche”.

Si pensi, per esempio e soprattutto, all’attività stragiudiziale consistente in una mera assistenza del cliente ad incombenti che non implichino attività redazionale o istruttoria (quali, a titolo esemplificativo, l’assistenza ad un rogito notarile o ad una vendita immobiliare o, ancora, ad una riunione che costituisca la fase prodromica di un successivo giudizio).

Sino ad ora tale attività veniva genericamente ricompresa nella tariffa stragiudiziale, ingenerando non pochi imbarazzi sia nell’avvocato che doveva sottoporre il preventivo al cliente che nello stesso cliente, che non aveva reale contezza della congruità della propria spesa.

Con l’introduzione della tariffa oraria, dunque, sarà più agevole sottoporre un costo congruo al cliente, che verrà reso edotto, al momento del conferimento dell’incarico, che per ogni ora di lavoro il legale percepirà una determinata somma, predefinita nel suo ammontare a seconda della complessità dell’incarico.

Ecco che l’avvocato italiano diventa perciò più “globale”, adeguandosi a ciò che avviene già da tempo in gran parte del mondo.

 

Avv. Gianluca Duchi

 

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